La Terra

 
 
 
 
 
 
ho sollevato il capo e ho guardato in alto,
il mio sguardo non è offuscato da ceneri,
ho imparato a stringere i pugni,
le mie mani non sono foglie secche,
è questo che voglio dire,
solo questo.
 
Ho vibrato nel gelo di un abbraccio,
ho creduto a troppe cose,
missili di parole,
proiettili di sorrisi,
era tutto falso,
tutto studiato.
 
Ora io lo so cosa è il sole,
non è ciò che ci fanno credere,
è un cerchio di fuoco,
che brucia il cuore.
Ora io lo so cosa è il male,
non è un Satana sotterraneo che striscia,
ha un volto, un nome, sorride pure,
ma niente dura,
nemmeno il riso,
niente dura,
nemmeno il sogno.
 
Non mi inganna più,
può cambiare nome,se vuole.
Non mi inganna più,
può cambiare veste,se vuole.
Non mi inganna più,
può cambiare volto, se vuole.
 
Tutto è così patetico,
il misero passo di un cammino vacuo,
come sarà bella la libertà da invertebrati,
che gusto avrà la terra?
 
Lei vortica.
Lei giace.
Lei mormora.
Lei geme.
Lei è come un fiore che lento muore.
Ma Muore.
 
Lei corre.
Lei grida.
Lei scivola.
Lei vigila.
Lei è come una nube che lenta svanisce.
Ma Svanisce.
 
E’ tutto questo la Terra.
 
La Terra mi ha amato,
mi ama,
mi brama,
mi ricopre,
e io sono quel morente che non può farne a meno,
che scava il fosso,
con gioia.
 
La Terra è la madre,
il suo ventre è la culla,
noi umilmente imploriamo,
di ritornare.Rivivere.
 
Il morbo sottocute,
ciò vorrei essere,
il marmo freddo come la sua guancia,
ciò vorrei essere.
 
La Terra è la madre,
io la riconosco,
è la sola che potrei mai amare,
la Terra è la mia sposa,
e io sono l’altra Sè.
 
Da Terra a terra.
 
L’immagine è indelebile.
 
Eterna.
 
Ritorno alla Terra.
 
 

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